ARAZINE 3: RUDI BORSELLA

Intervistiamo un  membro onorario della Araghost, Rudi Borsella.
Artista poliedrico, già cantante dei Madcaps, Larsen Lombriki e Soho What, attore di cinema, disc jockey, giornalista, pittore.
Rudi ha presentato una sua mostra personale di pittura sabato 15 aprile alla Libreria Passepartout di Recanati (MC).

Ciao Rudi,
1) Cos’hai avuto a colazione stamattina?  Frullato di banane, fragole e polline di fiori.
2)  Raccontaci il tuo percorso musicale, com'è iniziato, e sparaci un episodio curioso.  
Sono nato nel 1964, diventato rockettaro a 5 anni. Avevo uno zio, eroe della mia infanzia , da cui trascorrevo ogni anno l'estate. Possedeva una bella collezione di dischi tra cui figuravano Creedence, Frost e vario beat italiano. Negli anni la divorai, insieme alle copertine. 
Poi un giorno durante una di quelle sere tra pubertà e adolescenza trovai nel suo studio Punk Collection, una raccolta economica in LP (a 3.500 lire) di musica di quell'anno, 1977. Prima di mettermi in ascolto con curiosità, pensai al fatto che avevo visto poco tempo prima parlare di quella nuova tendenza in un servizio di Odeon, fantastico programma condotto da Michael Pergolani a Londra, la cui sigla terminava con uno sputo di Johnny Rotten (?) alla telecamera: ne fui shockato. Portando la puntina del giradischi sulla prima traccia, iniziarono le note di Sheena is a punk rocker dei Ramones. Da quel momento niente fu più come prima. Ed eccomi qua.
3)      Da cosa trai ispirazione? Da tutto e da niente, sono una persona curiosa e non ho paraocchi. Mi piace l’apertura mentale, non sopporto le cose noiose e prevedibili.
4)      Come ti guadagni da vivere? Come decoratore, pittore e disc jockey.
5)      Che ne pensi della società di oggi? Ho una visione nichilista. Penso che stiamo andando verso un inesorabile declino. Ciò rappresenta un ossimoro, perché in un’era cibernetica progrediamo a livello tecnico ma allo stesso tempo assistiamo ad una regressione a livello umano. La mia rabbia di un tempo, ormai disillusa dalle troppe e varie stagioni politico-culturali che si sono succedute nel corso degli anni, è sfumata verso un nichilismo dove ho appreso nella mia esperienza che le cose sono tendenti al negativo. Ma ciò non vuol dire che non ci sia del positivo. Anzi, proprio il negativo può far esaltare il positivo, cercando individualmente un modo per vivere bene con i propri interessi e le proprie passioni.
6)      In cosa credi? Credo nella vita, nell’amicizia. Non certo nell’amore. Credo nelle cose che vivendo ho capito che possono essere più stabili, come gli affetti. Tutto il resto è mutevole, sia dentro di te che intorno a te.
7)      Il tuo dono? Sono una persona eclettica e curiosa.
8)      Il tuo motto. Carpe diem, vivi e lascia vivere. La libertà è comunque la cosa più sacra che abbiamo. Benchè condizionati da una società e da un sistema economico e culturale, abbiamo ancora uno spazio di libertà importante che sta a noi saper usare: dire, fare ed esprimerci come vogliamo a differenza di altre culture che ancora non possono godere di questi diritti fondamentali, è un privilegio non da poco.
9)      Favorite drink? Cedrata.
10)   La tua formula per godersi la vita. Riuscire ad avere più spazio possibile per le mie passioni. Sono anche disposto a fare lavori umili purchè io possa poi sfruttare il tempo a mio piacimento. Non sono uno che lavora per farsi la casa, la macchina etc. Ritengo che il tempo sia più importante del denaro.
11)   In quale epoca vorresti vivere? Sono contento dell’epoca in cui sono nato. Forse è un po' egoistico, ma ho fatto parte della generazione dei baby boomer e anche se non avevamo poi così tanto a livello materiale, ho potuto godere di certe libertà derivate da conquiste socio-culturali. E in questo contesto il periodo punk-new wave è stato un momento molto eccitante.
12)   Artisti preferiti di tutti i tempi. (max 3)
Beatles, Velvet Underground, Pixies giusto perché Julian Cope lo metterai tu (ride, Ndr)
13)   Top 5 canzoni di tutti i tempi.
5. Public Image – P.I.L.
4. Then she remembers – Dream Syndicate
3. A day in the life – Beatles
2. No good tryin’ – Syd Barrett
1. Swimming – Martha and The Muffins.
14)   Cos’è per te il rock‘n’roll? La più grande passione della mia vita, più di ogni cosa.
15)   Chi stimi o non stimi dei tuoi colleghi? Stimo Julian Cope per la libertà mentale, è un pazzo completo. Per gli stessi motivi non stimo gli U2.
16)   Chi ti credi di essere? A volte mi sento John Travolta in ‘Saturday Night Fever’.

17)  A fine pasto? Sigaretta e divano.

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